L’asilo Infantile “Vittorio Veneto” di Palomonte
Una lezione dal passato

Un periodo di forzata inattività mi ha consentito di mettere ordine fra le tante carte e i tanti documenti conservati nella casa di famiglia e riferibili alla vita di Palomonte negli ultimi due secoli.
La vicenda che più mi ha colpito, per motivi che – spero – possano emergere dalle pagine che seguono, è stata la fondazione dell’Asilo Infantile. Infatti, nella mia pratica di chirurgo ospedaliero ho potuto verificare come, al momento del rilascio del consenso informato ad una procedura operatoria proposta, a tanti anziani pazienti di Palomonte veniva risparmiata la triste e dolorosa ammissione di essere analfabeti. Nell’osservarli mentre sottoscrivevano il modulo, con fare compunto e quasi solenne, ho pensato a quante volte, in analoga situazione, molti loro coetanei, provenienti da paesi non lontani dal nostro e spesso più popolosi, erano costretti a vergare un semplice segno di croce.
Il rievocare una storia iniziata circa cento anni or sono porta inevitabilmente ad alcune amare considerazioni sul valore della memoria, sia individuale che collettiva, in una piccola comunità. La realizzazione dell’Asilo Infantile “Vittorio Veneto” è naturalmente legata alla vita del paese di un tempo, quando la maggioranza della popolazione era concentrata nel borgo antico.
Nel rievocare la fondazione dell’Asilo Infantile di Palomonte non ho potuto non ricordare – vincendo una naturale ritrosia – donne ed uomini della mia famiglia o ad essa vicini; ma questa, in verità, non vuole essere una celebrazione di un certo notabilato illuminato e sono sicuro che molti conterranei, tra quelli che avranno la pazienza di leggere queste poche pagine, avvertiranno un sussulto di orgoglio nel ritrovare il ricordo di un padre o di un nonno che abbia partecipato, non senza sacrificio personale, alla realizzazione dell’opera.

Umberto Greco